L’Italia è stata fino agli anni ‘90 tra i maggiori produttori mondiali di amianto e nel 1992, è stata tra le prime nazioni a bandire tale sostanza a scala internazionale, stabilendo con Legge n. 257 del 27/3/1992 il divieto di estrazione – importazione – esportazione – commercializzazione – produzione di amianto – di prodotti di amianto – di prodotti contenenti amianto. Tale Legge non impone però l’obbligo di dismissione di tale sostanza o dei materiali che la contengono, pertanto ancor oggi risultano numerosi i siti contaminati da bonificare e rilevanti sono i quantitativi dei Rifiuti Contenenti Amianto (RCA) da smaltire.
A fronte degli elevati quantitativi di RCA ancora da smaltire, sul territorio nazionale vi è una insufficienza di discariche per tale tipologia di rifiuti. A metà del 2012, si contano: 42 discariche “non in esercizio”, contro 22 “in esercizio”, 6 in “attesa di approvazione” e 4 “sospese”.
E’ singolare come la Sardegna abbia il numero di discariche più alto del Paese: 17 “non in esercizio” e 3 “in esercizio