Vinil-Amianto

 

 

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TECNICHE DI INTERVENTO SU SUPERFICI E PRODOTTI IN VINIL-AMIANTO
Pur considerando il vinil-amianto un manufatto riconducibile alla categoria dei materiali contenenti amianto in matrice compatta, la rimozione dello stesso può comportare situazioni espositive fortemente differenziate tra loro, in relazione alle quali risulta necessario adottare misure di prevenzione e protezione variabili che, in alcuni
casi, possono arrivare ad essere le stesse previste per le attività di rimozione dell’amianto in matrice friabile. La variabilità delle situazioni espositive dipende prevalentemente da:
􀂃 presenza di amianto nella colla e/o nel massetto di fondazione;
􀂃 percentuale di amianto presente nel manufatto (pannello/piastrella);
􀂃 facilità di distacco della piastrella dalla colla e conseguente diversa modalità operativa di rimozione;
􀂃 estensione della superficie da bonificare.
􀂃 Inoltre, per quanto attiene all’assetto del cantiere, occorre considerare:
– se i lavori si svolgono o no in prossimità di locali utilizzati come luogo di vita o di lavoro.
– se, al termine dei lavori di rimozione, i locali bonificati saranno riutilizzati o meno.
RIMOZIONE
Le tecniche di rimozione si differenziano a seconda della presenza o meno di amianto nella colla e/o nel massetto di fondazione.
1) In assenza di amianto nella colla e/o nel massetto di fondazione.
La bonifica va attuata in assenza di utenti, anche nei locali limitrofi.
I lavori vanno eseguiti realizzando un confinamento statico della zona sottoposta a bonifica.
Le parti non rimuovibili (termosifoni, bancali delle finestre, eventuali attrezzature, ecc.) devono essere rivestite con teli di politene.
Il sollevamento delle piastrelle deve avvenire con strumenti manuali, tipo spatola, cercando di sollevare le piastrelle una ad una, evitando di romperle. Non é consentito l’utilizzo di strumenti elettrici ad alta velocità.
Durante la rimozione delle piastrelle, un lavoratore, appositamente addetto, deve costantemente mantenere bagnata la superficie inferiore della piastrella con un impregnante utilizzando una pompa a bassa pressione.
Ogni 30-40 piastrelle levate, queste devono essere subito confezionate in pacchetti, rivestiti con polietene e chiusi con nastro adesivo. I pacchetti verranno successivamente insaccati in big-bags contrassegnati a norma.
Eventuali residui sul sottofondo (esenti da amianto) devono essere trattati con la soluzione vinilica e, una volta asciugati, raschiati con cura e aspirati con aspiratore dotato di filtro assoluto.
Al termine del lievo delle mattonelle, il sottofondo messo a nudo deve essere nuovamente pulito con stracci bagnati.
Al termine dei lavori le attrezzature utilizzate dovranno essere accuratamente pulite ad umido.
In tutte le lavorazioni a contatto con i materiali contenenti amianto i lavoratori devono essere dotati di idonei
DPI.
Per l’uscita rifiuti è necessario realizzare una UDM mentre per l’entrata e l’uscita dal cantiere è necessario realizzare una UDP.
E’ necessaria la restituzione del cantiere confinato con la tecnica SEM o in alternativa MOCF.
2) In presenza di amianto nella colla e/o nel massetto di fondazione:
In tal caso sono possibili due tipologie di intervento per rimuovere la colla:
a) a secco
b) a umido
Caso a)
Nel primo caso vanno adottate le stesse misure di prevenzione e protezione che si impiegano per larimozione dell’amianto in matrice friabile data l’elevata produzione di fibre di amianto .
Nello specifico la colla viene rimossa con una fresatrice a secco che, come da misurazioni effettuate, può sviluppare una concentrazione di fibre di amianto anche superiore a 100 ff/l.
In questo caso occorre predisporre adeguati confinamenti statici e dinamici dell’area di bonifica e prevedere la restituibilità dell’area.
Caso b)
In questo caso la colla viene rimossa con l’utilizzo di una “lucidatrice” che è in grado di raschiare la
pavimentazione in presenza di acqua. Da misurazioni eseguite presso alcuni cantieri si è verificato che la concentrazione di fibre di amianto nell’aria (misurate con la tecnica MOCF) rimane al di sotto di 10 ff/l.
In tal caso è sufficiente procedere come al punto 1) realizzando unicamente un confinamento statico .
L’acqua che si sviluppa nella bonifica deve essere raccolta con un aspiraliquidi e quindi filtrata prima di essere smaltita. I fanghi che si formano vanno smaltiti secondo normativa.
Per l’uscita rifiuti è necessario realizzare una UDM mentre per l’entrata e l’uscita dal cantiere è necessario realizzare una UDP.
RIPARAZIONE
Gli interventi di riparazione devono interessare modeste superfici: occorre effettuare i lavori utilizzando esclusivamente attrezzi manuali ed adottando le stesse misure preventive e protettive previste per materiali contenenti amianto in matrice compatta.

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